Tutto quello che bisogna sapere sull’ attivazione gas
L’attivazione gas appare spesso come un’operazione poco chiara, sulla quale possono sorgere dubbi e incertezze. Attraverso questo articolo cercheremo di risolvere ogni tua perplessità. Iniziamo dunque a specificare che attraverso la procedura di attivazione gas, il distributore mette in funzione il contatore, permettendo quindi l’inizio del rapporto di fornitura tra cliente e fornitore. Al fine di garantire maggiore sicurezza, l’attivazione gas presenta un procedura un po’ più articolata rispetto quella dell’energia elettrica.
Come avviene l’attivazione gas?
Se desideri effettuare l’attivazione gas della tua nuova abitazione dovrai contattare la società con la quale intendi poi firmare il contratto di fornitura. La procedura comporta un accertamento da parte della società di distribuzione sulla documentazione e sull’impianto dell’abitazione, prima della sua attivazione. Potrai richiedere l’attivazione gas dopo aver allacciato l’abitazione alla tubazione che distribuisce il gas e dopo che sia stato installato il contatore. La società di distribuzione avvia la pratica di attivazione gas solo dopo aver ricevuto tutta la documentazione richiesta, che deve essere debitamente compilata e sottoscritta, in parte dal cliente ed in parte dall’installatore.
Quanto tempo serve?
Da quel momento, il fornitore ha 2 giorni per trasmettere la tua domanda al distributore ed attende la comunicazione da parte del distributore sulla prima data utile e sull’orario in cui poter andare ad eseguire i lavori. Nel momento in cui il distributore la comunica, il fornitore la trasmette direttamente al cliente. Una volta ricevuta la richiesta, il distributore deve attivare la fornitura entro 10 giorni dalla data di ricevimento della richiesta. Nel caso in cui l’attivazione gas dovesse avvenire oltre i 10 giorni, è possibile richiedere un rimborso economico per il consumatore che verrà accreditato nella prima bolletta utile.
Quanto costa?
Per quanto riguarda i costi di attivazione gas, l’azienda fornitrice addebita al cliente 40 € per gli impianti normalmente utilizzati per usi domestici, indipendentemente dal fatto che l’esito dell’accertamento, effettuato dal tecnico del distributore al momento dell’attivazione, sia positivo o negativo. Nel caso in cui l’accertamento da parte del fornitore non possa essere effettuato per responsabilità del cliente (ad esempio non si presenta all’appuntamento concordato) c’è un onere da pagare di 15 €. In questo caso l’accertamento verrà eseguito successivamente da parte del comune stesso con un addebito di 60 €.